1515: L’ASSEDIO DI CUNEO

4 luglio 2015 – ore 15,30

Via Roma

            “Gli Svizzeri!, arrivano gli Svizzeri!”: questo fu il grido che si udì sulle mura di Cuneo all’alba di domenica 1° agosto 1515 e che rapidamente passò di bocca in bocca tra i circa seimila abitanti della città, mentre le due campane della torre civica avvisavano tutti dell’imminente pericolo.

            Il 1° gennaio di quell’anno era salito al trono di Francia il giovane Francesco I, deciso a riconquistare il Ducato di Milano, togliendolo a Massimiliano Sforza che, per la difesa del suo territorio, si era affidato all’esercito mercenario dei Cantoni svizzeri, comandato dal cardinale Matteo Schinner, vescovo di Sion e di Novara.

Per parare le mosse dei francesi, nel mese di giugno, un numeroso esercito svizzero era sceso in Piemonte, allora governato dall’inetto Duca Carlo II di Savoia, occupando gli sbocchi dei passi alpini con la Francia.

            Intanto, un contingente di circa settemila svizzeri, partendo da Pinerolo, sede del quartier generale del cardinale Schinner, si era portato da Saluzzo a Centallo, arrivando poi sotto le mura di Cuneo.

            In quegli anni, la nostra città era divisa in due fazioni contrapposte, che avevano preso le antiche denominazioni medievali: i “ghibellini” parteggiavano per la Spagna e l’Imperatore del Sacro Romano Impero; i “guelfi” parteggiavano per la Francia e, per far valere le loro ragioni, si affidavano anche a una banda di masnadieri con a capo Gerolamo Tonduto.

            Fu proprio per fronteggiare il comune nemico che Cuneo ritrovò l’unità d’intenti in occasione di questo breve assedio, che venne combattuto già con l’impiego di cannoni, causò morti e feriti da entrambe le parti e la distruzione di case e di tratti delle mura.

            Sapendo che re Francesco I, alla testa un esercito di ben 50.000 uomini e molti pezzi di artiglieria, era partito da Grenoble e, passando per Embrun, si dirigeva al Colle di Argentera per scendere lungo la Valle Stura, il 5 agosto i comandanti degli Svizzeri furono ben contenti di abbandonare l’assedio di Cuneo, avendo anche ricevuto la promessa scritta dei cuneesi di pagare “a rate” la notevole somma di 4000 scudi d’oro del sole; in realtà i cuneesi pagarono subito la prima rata di 400 scudi, e in seguito, grazie all’intervento del duca Carlo II, pagarono solamente 1300 scudi a saldo.

            Il 12 agosto l’esercito francese si accampò nella pianura tra Borgo San Dalmazzo e San Rocco Castagnaretta e il giorno 15 Francesco I, con il seguito dei suoi condottieri, fece il solenne e festoso ingresso a Cuneo, salutato da tutte le autorità cittadine e dalla popolazione. In via Roma 37 fu ospitato nel palazzo del nobile Raffaele Luperia, che ricevette in dono la splendida armatura del re.

(testo a cura del prof. Giovanni Cerutti)

Quattro saranno i momenti focali della rievocazione storica del 4 luglio, affidata a un centinaio di figuranti nei costumi dell’epoca:

– le trattative tra le autorità comunali di Cuneo e i comandanti delle compagnie svizzere per porre fine all’assedio;

– l’ingresso in Via Roma di re Francesco I con il suo seguito, e l’accoglienza ricevuta nel palazzo Lovera;

– la visita pastorale di mons. Lorenzo Fieschi, vescovo di Mondovì, avvenuta domenica 29 agosto, anche allo scopo di pacificare le fazioni contrapposte di Cuneo;

– la fondazione del monastero della Santissima Annunziata “per matrone e vergini del Terz’Ordine francescano”, in via Dronero, angolo via Amedeo Rossi, avvenuta il 15 settembre.
Ingresso libero.

rievocazione storica 1515

Le fotografie dell’evento sono liberamente scaricabili a questo indirizzo:

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